.....ER DDIVVUDDI'
in dolbysurround
disponibile anche in Blueray
volendo si può vedere anche sulla play
ah no...
...è il VVUDDIVVU', vabbè fa lo stesso!
Eccomi qua, dopo aver narrato la versione caciaresca della GT3.0 dello scorso anno, a cimentarmi nella ben più impegnativa descrizione del mio punto di vista di questa 3 giorni riccio-rimi-misanese.
Il WDW legionario parte da lontano, con topic organizzativo aperto a fine gennaio cui aderirono inizialmente 17 persone, numero fortunato, non fa una piega.
La lista è rimasta intatta per quasi tutto il tempo, appartamenti prenotati, soldi versati, gregghe in crisi perchè non sa con che moto verrà, insomma ordinaria amministrazione.
Poi, con l'arrivo della bella stagione, dopo una primavera decisamente annacquata ecco che fioriscono le disdette, ma compensate con le nuove adesioni... per la gioia di Tara che ha tenuto i rapporti diplomatici con l'albergo.
La partenza è fissata per il venerdi mattina, ore 8.00 si esce di casa, lo so non ve ne frega niente della mia moto acchittata per il viaggio ma siccome scrivo io il reportage ve la dovete sorbire in tutta la sua seinoveseità carbonifera (foto in alto).
Parola d'ordine sia del pre-pre-appuntamento che del pre-appuntamento era: PUNTUALITA', causa minacce di morte da parte di Pengo e Tara.
Dicevo, al pre-pre-appuntamento, fissato per le 8.40 ci dovevamo essere io, Danilorm, Nives-supersegretaria e DarkMoon che poi dovevamo raggiungere Massimiliano Vogliadiducati (da ora in poi ribattezzato M-Vdd per brevità, sennò facciamo notte).
Ma si sa, la puntualità e la donna sono due parallele che non si incontreranno mai, figuratevi con 2, di donne!
Ragion per cui la quale già al pre-pre siamo partiti con 15 accademici minuti di ritardo.
Ora facciamo un salto alla partenza generale sennò sto reportage diventa la Divina Commedia. A questo punto emerge nella narrazione il dinamico duo Pengo-Tara.
Il tragitto è stato deciso dal nonno forumistico, e prevedeva, dopo un primo tratto di autostrada sino a Orvieto, il taglio centrale fatto di strade statali, cittadine, mulattiere e curve curvette sino alla costa adriatica.
Voi direte, saranno bastate le indicazioni e la mappa di google maps?
Scusate, ma per chi ci avete preso?
Uè ragassi, non siam mica qua a dipingere di rosso una Kawasaki!
Direi che per descrivere il trattato encicolpedico che è stato distrubuito al raduno per la partenza, possa andare bene quanto scritto da Pengo:
"... Tara ha anche chiamato quelli che abitano vicino gli incroci che ha messo sulla mappa, per chiedere conferme. Oggi ha stampato n'altra mezza chilata de mappe e pianificato il pranzo, la benzina e la sosta pipì per tutti usando una formula matematica basata sull'età e il peso di ognuno dei partecipanti. Gli sceneggiatori di Numbers hanno preso informazioni sul suo metodo per una serie di episodi".
Foto del road-book (ed è solo pagina 2!)
Ci raggiungerà più avanti dopo aver rifatto tutto, o quasi!
Dopo tutto questo preambolo finalmente, chiavi inserite, Gregg mi fa vedere che stavolta si è portato l'accendino (rif. Moto GT3), prima messa, Sesio sgasa ("braaam braaam"), e si parte!
La transumanza
Detto brevemente che il percorso autostradale è proseguito con noia profondiZZima, si arriva a Orvieto, primo rifornimento, pausa sigaretta, pausa caffè, pausa wc.
Qui potete vedere il lato B di alcune motine alla prima sosta, in mezzo ai nuovi monster spicca il vecchietto di Gregg, ribattezzato dopo questo WDW "Deambulator"!
Tutta la brigata si accoda a Tom-Tom-Tara che ormai (non so se lo sapevate, ma queste cose bisogna dirle a beneficio dell'intero forum) ha preso il sopravvento nella coppia, si è comprata la moto più grossa, ha stabilito definitivamente chi è che comanda, relega il buon Pengo a ruolo di vice e staffettista agli incroci, ogni tanto quando fa il bravo gli concede uno zuccherino.
Andatura perfetta tenuta dalla nostra comandanta (per il prossimo viaggio previsto anche ombrellino di riconoscimento per i + lenti), allegrotta quanto basta e sempre prudente.
Le strade sono belle, curve su curve alternate a qualche pallosissimo rettilineo.
Uniche soste effettuate a qualche semaforo, in cui il nostro navigatore satellitare umano partiva con il suo personale "ricalcolo", che tradotto voleva dire: girare pagina nell'itinerario.
E così poco prima di pranzo ci siamo fermati a Castelnuovo-qualcosa, e pervaso dal rumore degli scarichi si palesa un futuro collega che già da piccolino promette benissimo, un amore di pargolo!
E tutti in coro a rispondere "ma certo!", "sicuramente", "io neanche quello, solo gelato!".
Risultato finale, 3 tavolate al ristorante con: piatti di sarsiccia e braciole, piatti di affettati, svariati filoni di
pane consumati, patate al forno gentilmente servite dalla casa senza che le avessimo chieste, cameriera avvenente che suscitava attenzioni qua e là, oltre un'ora di sosta.
Proprio non avevamo fame!
Si sale per il passo Bocca Trabaria, Tara fa segno ai bambini che... "si! dai! sorpassatemi, divertitevi in questa salita, ma con giudizio sennò poi a letto senza cena!", il tutto con indice ammonitore alzato mentre la superavamo.
Parte il Gran Premio della montagna.
Scatta in testa al gruppo Pengo seguito a ruota da Sesio ("braam braam"). Mi accodo, dopo 3 curve la salsiccia comincia a fare "ehi! ciao, come stai?", mi impivellisco, non li vedo più e dopo altre 3 curve vengo subito sorpassato da Danilorm (tenete a mente questo nome, nel finale del reportage scopriremo che forse è una Danila).
Passano pochi secondi, guardo negli specchietti e vedo un trenino di moto... ma.... ma chi è in testa? minchia!! Tara!? Mi sorpassa modello Stoner seguita da Massimiliano-Vdd e Marco, mi salutano anche loro.
Mi sento Valentino Rossi in un qualsiasi GP senza pioggia.
Tristezza.
Decido che è meglio godermi il panorama, ammirare il verde, cogliere qualche margherita e urlare "peace&love" al mondo...
Foto al traguardo dei primi, ci sono anche io, ma in fondo.
Alla rotonda del paese ci siamo quasi tutti: mancano le nostre Miss-Mondo, Nives e Darkmoon... passano i minuti, Pengo comincia ad alterarsi "stavolta non si possono perdere, sulla mappa ci sono segnati anche i buchi nei cartelli stradali".
Tara riparte in missione (a piedi) risalendo la strada tentando di intercettarle a suon di sbracciate. Passano altri minuti, Pengo comincia a fumare anche dalle orecchie, quando si sente in lontananza il rumore delle moto... le due miss (miacaramiss) passano, ci guardano, salutano e...proseguono (sospetto, ridendo dietro al casco).
Libertà creativa femminile, ci rimettiamo in marcia.
Ora faccio un salto temporale direttamente all'arrivo in albergo, dove troviamo altri soci del DMC. Scendo dalla moto e sento un vago accento siculo, con quelle belle vocali aperte che mi fanno sentire aria di casa, "Palieeeemmo".
Ci accoglie infatti una rappresentanza del DMC Palermo, che già è lì da qualche giorno. Infatti sono tutti belli rosolati, con ustioni di vario grado su diverse parti corporee.
Si sale in camera, svestizione modello superman e tutti in piscina.
La piscina e la successiva cena meritano una trattazione a parte.
Il genio
Arrivati in albergo il pensiero principale di alcuni di noi, stanchi e morti di caldo, era quello di attaccarsi a un barile di birra ghiacciata... pensiero subito abortito dato che le riserve idriche del Sun Village consistevano in una macchinetta a pagamento in cui la bevanda più trasgressiva era il thè alla pesca.
Ciò ha accelerato i tempi per l'invasione della piscina.
Piscina, questo luogo ameno in cui una simpatica compagnia di persone adulte può godersi le ore del tardo pomeriggio in santa pace, stando a mollo o prendendosi il sole su delle comode sdraio, con gli uccellini che cantano e magari i bee gees di sottofondo.
Questo prima che arrivasse il DMC Roma ovviamente. Perchè quando siamo arrivati noi è come se fosse sbarcato un asilo infantile dentro l'acqua tra tuffi (più tentati che riusciti, ci sono state alcune panzate olimpiche), prove tecniche di annegamento, incontri di wrestling subacquei, oltre che svariati tentativi di omicidio con pallonate dirette in testa al malcapitato di turno. A un certo punto abbiamo anche provato a portare le cose alla normalità con un canonico "schiacciasette" che nel nostro caso però diveniva - quando andava bene - uno "schiacciatre-tendente-al-due".
più o meno il clima era questo....
Da segnalare in tardo pomeriggio e a pochi minuti dalla chiusura della piscina l'arrivo e la passerella delle due MissMondo, ritardo narcisistico femminile o molto più semplicemente si erano perse pure nella tromba delle scale, girando allo svincolo del secondo piano? Chissà...
Esausto dalla lotta greco-romana esco e comincio a familiarizzare ancora di + con i miei conterranei palermitani, scrocco biecamente un'altra birra, e poi me ne torno in camera dal solitario Gregg che - furbamente - ha lasciato il costume a casa, al calduccio e al riparo dagli agenti esterni, non sia mai si rovinasse durante il viaggio o col cloro della piscina.
Nel frattempo salgono anche i nostri 2 compagnetti di appartamento Antonio.Lucarelli (che da ora in poi soprannomineremo Punto) e Mauro2 da Latina (sospetto che abbia un nick sul forum, ma quale sia mi è ignoto). Tale individuo, per la cronaca, dall'alto del suo essere ingegnere minerario sulla soglia della 50ina, con 2 figli a carico, era uno di quelli che giocava a palla avvelenata in piscina!
E' quello brizzolato che si vede in foto.
Tutti belli, puliti e improfumati scendiamo nel piazzale dell'albergo in vista della cena sociale in pizzeria, quando io e il Gregg vediamo tutti con la maglia del DMC... un brivido (caldo, ovviamente) ci pervade la schiena... NO! LA POLO DMC PURE DI SERA NO! FA TROPPO CALDO! NON BASTA GIA' DOMANI!?
Purtroppo i nostri sospetti si rivelavano fondati, per cui cominciava la nostra odissea con le scale dell'albergo (4 piani), dato che l'unico ascensore era costantemente occupato.
E vai su e cambiati la maglietta (sientammè).
Ridiscesi giù cominciamo a domandarci, ma si va in moto o a piedi?
E tutti: in moto!
Ma quanto dista la pizzeria? se andiamo in moto non possiamo bere!
Parte la ricerca con i vari ai-fòn... la pizzeria dista circa 1 km e mezzo.
E qui scatta quel colpo di genio di Monicelliana memoria, l'idea che nessuno può avere, perchè tu sei troppo avanti rispetto agli altri, poveri esseri inferiori rispetto a te che ti ergi sull'olimpo ristretto delle menti superdotate che ti distinguono dalla plebaglia che ti circonda! (penso che possa bastare come metafora).
Io, Gregg, il Punto e Mauro l'ing... SI VA A PIEDI!
Partenza quando ancora sono quasi tutti in camera, cominciamo a scarpinare lungo il viale dell'albergo. Poche decine di metri e troviamo il seguente cartello.
Una volta attraversato il lungomare di Riccione, ridente vialone in cui puoi godere di allegri panorami come una colonia estiva fantasma, una scuola con tutto il piano-terra murato a mattoni, e una scuola per sub dismessa da almeno 30 anni (roba che ti viene da toccarti i gioielli di famiglia, visto che ti aspetti che salti fuori un vampiro da un momento all'altro), arriviamo al locale dove troviamo tutti gli altri.
Qui le nostre 2 MissMondo vengono immediatamente destinate a cassiere dell'intero DMC, e a supervisionare il tutto assieme al tuttofare Pengo troviamo Tiburon, che io mi ricordavo alla GT3.0 in versione Apache, col capello selvaggio, gli mancavano solo l'arco e le frecce, e invece ho stentato a riconoscerlo visto che si è presentato in versione bravo ragazzo, col capello alla Ricky Cunningam (questa è in realtà solo invidia, perchè lui i capelli ce li ha) ci ha salutato e ha guardato malissimo me e il Gregg per aver saltato la GT di quest'anno.
Parte poi l'estenuante conteggio di quanti eravamo quella sera.
La cosa bella era che ognuno che partiva per contare le sedie tornava con un numero diverso, sarà stata la birra.
Gli eventi clou della serata sono stati essenzialmente i seguenti:
Nella tavolata in fondo alla sala, ecco il ridente gruppo paliemmitano assittato sulle seggie e sormontato dal Bandierone col loro simbolo DMC.
Parte la missione "nenti sacciu - scippo della bannera". Io e il gregg ci avvicinamo col passo del leopardo zoppo alla tavolata dei siculi, fischiettando. I siculi ci accolgono con gelida indiffierenza, sapendo le nostre intenzioni. Gregg tenta di attaccare un discorso qualunque. Io allungo la mano verso la bandiera... minchia è legata!
I siculi hanno legato l'asta con doppio fil di ferro e un lato della stessa è attaccata con la spilla alla tenda.
Lara Croft tenta l'aggiramento dall'altra parte del tavolo, ma viene rilevata e intercettata dai radar mafiosi del DMC nemico.
Stiamo per desistere, quando penso, vabbè la bandiera è inattaccabile.... ma la spilletta è lì pronta per essere presa!
Con agilità che ricorda il peggior McGyver e risolutezza degna di Chuck Norris con la sciatica, stacco la spilla e fuggo via.
Il trofeo viene portato in trionfo per tutta la sala, attaccato alla mia polo, attualmente fa bella mostra di sè sul mio zaino accanto alla spilla bianca, la completezza cromatica è stata raggiunta.
La serata evolve e comincia a girare la voce che si andrà dopo cena tutti al rinomato Red Devil.
Gregg comincia a entrare in crisi: come ci arriviamo? Colpo di genio n. 2: è molto semplice si torna in albergo a prendere le moto!!!
Vedo Gregg e il Punto avviarsi a fare un'altra scarpinata... non ce la posso fare, un'altra volta no!!!! Tucano54 si offre di darmi un passaggio in albergo, ovviamente accetto subito... ma ... sono senza casco!
Vabbè mi dico, è una serata di festa, un viale strapieno di moto, andremo piano... cosa vuoi che succeda!?!?
Per cui: Colpo di genio n. 3: mi prendo il passaggio senza casco sul comodissimo 1198sp di Tucano!
Ci avviamo sul viale, a un certo punto intravedo i miei 2 compagni di viaggio e comincio a fare il coglione sulla moto, sbracciandomi e iniziando a ballarre la break-dance sul sellino, quando vedo che tutti intorno a me si sbracciano a loro volta, ma non è per adulare la mia arte di danza, ma bensì perchè a 50 metri di distanza c'è una volante dei carabinieri che ferma tutti! Tucano fa una pinzata, staccata alla Checa, curva a destra, scendo dalla moto, lui torna indietro, metto le mani in tasca e comincio a fischiettare.
Mio malgrado mi trovo qundi costretto a tornare indietro a piedi. Sulla strada incontriamo anche delle prostitute a cui il signor Punto chiede la direzione per l'albergo, ci guardano schifate e manco rispondono.
Comunque, in un bagno di sudore arriviamo alle moto e torniamo indietro alla pizzeria. Una volta lì ci rendiamo conto che tutto il nostro gruppo è sparito... e quindi .... colpo di genio n. 4: Gregg urla a me e Punto "seguiamo Desmosetta". Ci accodiamo a un altro gruppo DMC e subito noto sotto al casco "che strano vanno nella direzione opposta al Red Devil", passiamo per Riccione, usciamo da Riccione, passiamo da Misano e contiuiamo ad andare... mi dico, vabbè la prendono larghina... Gregg si decide a chiedere, non stanno andando al Red Devil, ma rientrando in Albergo!
Alleluja!!!!!
a-rigira le moto e torna indietro, direzione Red Devil!
ripassa da Misano, ripassa da Riccione, rientra a Rimini, arriva al Red Devil.
Ormai disidratati ci accorgiamo usando l'ultimo neurone ancora attivo che... al Red Devil manco l'ombra del DMC.
Chiama Nives: "dove minchia siete?"
risposta "stiamo prendendo un gelatino a Riccione, vicino alla pizzeria!"
(bestemmia)
rimettiti in sella, riparti da Rimini, rifai il Viale del terrore, arriva a Riccione.
Lì di loro ovviamente manco l'ombra, ormai Gregg non ce la fa più e se ne torna in albergo. Io e Antonio-punto-Lucarelli (ogni tanto ricordiamoci come si chiama) aspettiamo qualche segno di vita. Si manifesta Barricade con la ragazza che ha pure lui perso le tracce del gruppo... a quel punto, visto che era l'1 passata decidiamo che coi colpi di genio può bastare... e si torna in albergo in attesa del WDW del sabato.
-continua-