Una volta messi in sella si imbocca il muro torto e, letteralmente, al primo bivio Gregg e Lattuga da un lato e io e Flam dall'altro... persi dopo neanche 1 km di viaggio, partono le prime telefonate al grido di "dove cazzo siete" e ci ricongiungiamo dopo mezz'ora nei pressi di piazza bologna... contemporaneamente arriva il messaggio di nonno Pengo... "siamo a Foligno, vi aspettiamo?"
tra gli sghignazzamenti generali imbocchiamo l'autostrada, al primo casello
Lattuga a Flam "a quanto puoi andare?"
Flam "e che ne so"
Lattuga "dimme te... 200, 190, 180... quanto fa sto cancello? vabbè nnamo"
Il buon giorno si vede dal mattino (parte seconda):
Ci fermiamo al primo autogrill, elenco dei problemi - sottolineo che avremmo fatto si e no 50 km -
Lattuga: spia dell'olio fissa sul rosso
me stesso: scarico di sinistra traballante
Gregg: freni anteriori gracchianti perchè aveva montate le pasticche dei puffi
Flam: moto scodinzolante
Gregg nel frattempo comincia la sua epopea di materiale per fumare perso, non trova le cartine.
Ripartiamo... superiamo L'Aquila, arriviamo al Gran Sasso con un freddo della madonna, e al casello il Lattuga deve fare la pipì, per cui una volta pagato (io e Gregg, perchè lui e Flam passavano in 2 con la stessa viacard) comincia lo show delle nudità... prima si scoperchia il culo, poi il pipino, infine, mentre noi ci coprivamo con l'impossibile, visto che si doveva mettere la maglia termica (unico suo bagaglio) si denuda completamente tra gli sguardi attoniti degli automobilisti, la foto sottostante è successiva, vi assicuro che era veramente nudo, abbiamo tutti ammirato il suo bastoncino findus...
Gregg non trova il tabacco...
Gregg non trova di nuovo il tabacco.
Mi sono scordato di dire che la nostra cartina di riferimento era un foglio A4 con 3 immagini jpeg incollate tra loro di tutto il centro Italia, che per vedere l'autostrada ci voleva la lente di ingrandimento.
Cmq, usciti da Ancona nord mentre Lattuga e Gregg (che aveva trovato il tabacco, ma si era perso i filtrini) cercavano di decifrare la cartina litigando sulla strada da fare, illumino io di immenso la plebe dicendo "scusate, l'albergo è a Jesi, qua ci sono le indicazioni per jesi, non basta seguire i segnali?"... dopo 120 minuti di applausi per l'idea geniale, andiamo... ovviamente Lattuga in testa... ovviamente sbagliamo svincolo... ovviamente torniamo indietro... ovviamente Lattuga e Gregg senza benzina, arancione fisso.
Dopo aver fatto benzina e alcuni girotondi per le rotonde di Jesi (un posto pieno di rotonde, mai viste tante rotonde in vita mia! ) arriviamo sul rettilineo in cui si trova l'hotel... Lattuga sempre in testa... ovviamente passa a 150 all'ora davanti all'hotel e non lo vede, ovviamente Flam dietro e non lo vede... ovviamente lo vediamo solo io e il Gregg, per cui ci appostiamo dal lato opposto in attesa che si rendano conto e tornino indietro.
Posteggiamo le moto accanto a quelle degli altri Legionari e partono le telefonate per riunirci al gruppo, arriverà Tiburon a prenderci, mentre lo aspettiamo Gregg riesce a perdere l'accendino che vola al di là di una ringhiera (i commenti a ogni mancato ritrovamento o perdita di tabacco, filtrini ecc. ve li risparmio per evitare il bannaggio per blasfemia).
La costante di questo viaggio è il nostro arrivo quando tutti hanno finito e se ne stanno andando, e così è stato in pizzeria la prima sera, dove abbiamo trovato gli altri che pernottavano a Jesi, è in questo momento che il Lattuga apprendeva l'orario dell'appuntamento per il giorno dopo, e cioè le 7
Tiburon aveva promesso di tornare a prenderci per portarci in hotel ma non si vedeva, per cui decidiamo di far da soli, naturalmente ci siamo persi, imboccando un vicolo cieco in fondo al quale troviamo una macchina ferma con dei cingalesi dentro che ci guardavano malissimo... Facendo finta di niente e fischiettando ce ne siamo andati... Troviamo l'albergo e ci dirigiamo fulminei verso la stanza, perchè quando ho prenotato ingenuissimamente ho preso una maxi camera per 4, non sapendo che sarebbe stato uno dei + grandi errori della mia vita! Entriamo e dopo circa 120-130 secondi il gibbone era già nel mondo dei sogni.
Verso le 4 e mezza ho guardato disperato il cellulare per vedere quanto mancava alle 6... vi dico solo questo...
infatti non c'è stato bisogno che suonasse la sveglia... alle 6 ho chiesto nel vuoto... "Gregg sei sveglio vero" ... "si -commento censurato-"
Dopo 10 minuti eravamo tutti svegli... tranne uno.... per farlo rinvenire dal coma mentre io gli facevo il solletico ai piedi Gregg gli ha messo accanto i calzini del giorno prima... dopo 3 decimi di secondo era già vestito e pronto a uscire, ovviamente con le mutande di fuori e con un souvenir che sarebbe stato forse utile durante la giornata.
Dopo esserci guardati attorno abbiamo realizzato che la voce proveniva da una simpatica signora alta un metro e una banana (nana anch'essa di quelle piccole che ogni tanto si trovano ai supermercati).
Facciamo un salto temporale alla partenza sennò non finiamo + ... dopo il caffè-breafing, la consegna dei road-book, e una foto ricordo in uno dei luoghi + belli di Ancona.Si parte… ecco l’unico momento in 3 giorni in cui siamo stati primi in qualcosa.
Al che mi fiondo al primo paesello utile, pochi km e trovo aperti sia un supermercato che un bazar (roba che dalle mie parti in Sicilia avrei dovuto fare minimo 100 km per trovarne 2 aperti il sabato prima di pasqua), addirittura la simpatica signora del bazar mi fa scegliere tra 2 colori di nastro isolante, ovviamente ho preso quello rosso Ducati! Torno dal benzinaio e trovo: Flam che si mangia un panino fottuto la mattina alla signora-nana, Gregg che tenta di chiamare sua moglie che non gli risponde… Lattuga è al cesso!
Mentre Flam procede con la riparazione, e Lattuga prosegue la seduta al cesso, con Gregg caffettiamo e … udite udite… il Gregg si ricompra l’accendino! Nel frattempo mi descrive le foto artistiche che ha fatto al Lattuga al primo check point!
Finalmente si parte per la GT ...!!!seria!!!... la formazione tipo era così composta: io e Lattuga a fare da apripista, Flam, il Gregg e la schiena del Gregg a retroguardia, inutile dire che quando gli scarichi puzzolenti del Lattuga mi permettevano di stare davanti non sbagliavamo (quasi) mai strada, e quando stava avanti lui era tutto un vai, ritorna, rivieni, riparti… Ne racconto solo uno perché sennò facciamo notte… Ero davanti io, a un bivio io passo Lattuga si ferma perchè il suo tom tom interno ha deciso che la strada non era quella, stranamente Flam si ferma con lui e ancora + stranamente Gregg mi segue, non vedendoli + ci fermiamo e chiedo a una simpatica signora indigena se la strada era giusta, tra un abbaio e l’altro dei suoi cani la simpatica signora conferma che era giusta, quindi torno indietro a piedi a richiamare i 2 campioni e lascio il Gregghe con la signora, che si scopre essere un’allevatrice dei beagle che tenta biecamente di sedurre il Gregghe in tutti i modi! Strappato il poverino dalle grinfie della signora ripartiamo… durante la strada io e il Lattuga ci siamo ingarellati con un pischelletto su un motardino di cui non saprei dire la marca, so solo che ci ha fatto il culo a strisce!
Ogni tanto toccava fermarsi ad aspettare gli altri 2 e come potete vedere abbiamo sempre riservato loro un’accoglienza mica bau bau micio micio!
Comincia a farsi l’ora di pranzo quando guardando la cartina, convinto che avessimo oltrepassato di gran lunga metà strada mi rendo conto che non siamo neanche a ¼, al che tramontano i sogni di gloria di mangiare ad Amatrice e tra una peripezia e l’altra raggiungiamo il gruppone a Castelluccio, tra gli sberleffi generali..
Dopo pranzo ripartiti, naturalmente ultimi , arriviamo giù a fare benzina, tocca prendere la strada verso l’Aquila e il Lattuga si lancia in una trattativa in una lingua incomprensibile con dei signori che avevano tutta l’aria di passare l’intera giornata a sollazzarsi nella ridente stazione di servizio, ci indicano la strada verso Rieti.. La prendiamo e dopo 500 metri Lattuga stoppa tutto! “fermi, non è questa la strada…. Maledetti drogati! Torniamo indietro”… per cui rigiriamo le moto, ripassiamo davanti al benzinaio, facciamo altri 500 metri e venivamo incrociati dal gruppo-coppie di road runner, che ci fa segno di tornare indietro… per cui ri-rigiriamo e ci facciamo tutta la strada con loro fino ad Amatrice (approfitto per fare i complimenti a road runner che va come un treno nonostante fosse con zavorrina al seguito)… quando la schiena del Gregghe ci impone uno stop!
Ripartiamo, alla lunga ci ricongiungiamo col gruppo road runner, con loro arriviamo prima a L’Aquila (qui devo fare un intermezzo serio e ringraziare nuovamente gli organizzatori che ci hanno fatto passare da lì, non aggiungo altro) e poi finalmente arrivo al borghetto con l’agriturismo.
Dunque eravamo arrivati al nostro trionfale ingresso nel ridente agriturismo che ospitava tutta la combriccola.
La prima cosa che balzava all’occhio erano le pochissime moto posteggiate, ma non è che eravamo arrivati primi o quasi, semplicemente avevamo biecamente tagliato la strada senza fare l’ultimo tratto indicato nella cartina, ma che volete… io e Gregg eravamo a pezzi, la moto di Flam stava cadendo a pezzi, Lattuga stava entrando in crisi da astinenza alcolica… insomma dovevamo affrettare i tempi.
Mentre cominciavamo a trastullarci con la birra arrivano gli altri alla spicciolata, da segnalare il secondo gruppo romano (quello serio, quello bbono), in cui spiccavano due figure vestite tipo quegli omini che si vedono in tv in serie tipo ris e csi (purtroppo manca una foto nel nostro reportage)
Non erano 2 poliziotti della scientifica ma Pgducati e il Nonno di tutti noi dall’alto dei suoi anni.
Si profila la distribuzione nei vari alloggi per la notte e già io e il Gregg si sudava non freddo, ma ghiacciato. Infatti l’organizzazione ci aveva collocato con Lattuga e Flam nell’alloggio “belvedere”, che dopo aver visto le chiappe e il bastoncino di Lattuga suonava a presa per il culo.
L’unica speranza era che i muri fossero quanto più spessi possibile.
Ci dirigiamo dietro il proprietario delle stanze assieme a un altro gruppetto di poveri ignari, ci viene aperta la porta e il Gibbone con Flam al seguito si fiondano dentro ... quando, in quel momento, si affaccia da un altro palazzo un uomo che amerò per il resto dei miei giorni, che dice “ma lì non ci state tutti! Alcuni vengano con me!”
“Cos'è il genio? È fantasia, intuizione, colpo d'occhio e velocità di esecuzione!” (cit. Il Perozzi)
Io e Gregg ci stoppiamo subito, facciamo passare 2 dei poveri ignari (uno dei quali è il Luka di cui sopra) e, sentendo l’Ave Maria di Schubert in sottofondo, planiamo verso il signore che ci ha salvato la vita, assieme ad altri 3 ragazzi bolognesi e a pgducati.
Inutile dire che ogni passo che ci allontanava dal Lattuga era 1 cm in più di sorriso, alla fine siamo capitati esattamente dal lato opposto del paesino, con Gregg che (in preda a una crisi isterico-mistica) ogni tanto urlava “Lattuga??? ….. che bello non risponde nessuno!”
L’amore che entrambi abbiamo provato per quel meraviglioso signore è ulteriormente aumentato quando abbiamo visto che potevamo dormire ognuno in un letto a 2 piazze!
Sulla cena non mi soffermo, dato che c’eravamo tutti e che le mie condizioni psico-fisiche erano ormai al minimo, sappiate solo che al ritorno col Gregg ci siamo girati tutto il borgo perché non trovavamo (ma che strano!!!) la casina che ci ospitava.
ABBIAMO DORMITO SENZA INTERRUZIONI PROVENIENTI DA ORTAGGI FINO ALLE 10
Una volta svegli, finalmente, come 2 persone umane, abbiamo fatto colazione, scoperto che in una porta della cucina dava su una bat-caverna.
Gregg ha chiamato tutta la famiglia per fare gli auguri, abbiamo persino usato 2 bagni diversi! Una pacchia, se non fosse che mi sono scordato il caricabatterie appizzato dietro il letto sarebbe stata la mattinata perfetta.
E’ in questo momento che Lattuga prende coscienza che si è fatto 800 km con la spia dell’olio accesa e che FORSE questo potrebbe essere un problema, quindi parte la telefonata al meccanico.... ma il problema ancora + grande è che deve portare il suo culo dalla suocera in un orario decente per il pranzo.
Per tale motivo, una volta partiti e arrivati sulla statale che porta a L’Aquila, perdiamo definitivamente le sue tracce…. Missing Lattuga… non ci ha manco + risposto al cellulare, eppure in fondo gli vogliamo bene!
Il viaggio di ritorno, considerando che siamo passati da Lattuga apripista a Pengo apripista è stata una passeggiata di salute, dove persino la schiena del Gregg s’è divertita!
Intervallata solo dai cambi di batteria per la moto di Tara, ora usando quella di Capmar ora quella di Pgducati… un uomo che, oltre ad avere il coraggio di farsi tutta la GT con quella tuta antipioggia inguardabile e con un casco jet, chiama un missile come l’s4rs “ciotolina” già vi dice a cosa si può ridurre un poveraccio di fronte a un motore desmodromico… quando mi ha detto che una volta aveva pensato di venderla me lo stavo mangiando vivo!
Infine, se passate da Rieti il giorno di Pasqua alla ricerca di cibo, sappiate che potreste anche morire di fame!
Penso di aver concluso...