Ricordo 2 – ci siamo persi, ogni giorno, sempre al primo bivio e quasi sempre per colpa mia o quantomeno, ero io quello davanti. E' successo alla partenza: al posto di mantenermi sulla cassia ho preso la cassia bis; è successo nella prima giornata tra la partenza e il checkpoint n.1 (ma devo dire che sono stato in buona compagnia, visto che a tornare indietro eravamo una mandria); è successo nella seconda giornata, ma lì quantomeno è stato un errore condiviso col mio compagno belli capelli. Nonostante ciò non siamo finiti in Romania o in qualche altra landa sconosciuta, per noi è stata una grande vittoria, visti i presupposti. Il giorno del rientro, per fortuna, non facevo strada io. Ah ho sbagliato anche il primo bivio all’uscita “preparatoria” che abbiamo fatto io e belli capelli un paio di settimane prima della partenza, siamo finiti in una mulattiera.
Ricordo 3 – per chi non l’ha mai fatta la 48 mette paura all’inizio. Lo dico con cognizione di causa, dato che al briefing preparatorio la sera della partenza mi sono un pò cacato sotto a sentire Peter parlare di marmotte (ne ho vista una) e stambecchi che potevano attraversare la strada, di fare un giorno intero in Francia (come in Francia? Ma non si doveva andare verso sud?! Ma se mi fermano che gli dico “bonjour, je suis catherine deneuve”?), ai 1200 km da fare in 2 giorni ecc.. c’è da dire che passato il primo giorno e presa cognizione, però, il timore reverenziale passa, certo, resta la fatica, ma è una bella fatica.
Ricordo 4 – la professionalità degli organizzatori tutti che, senza alcuno scopo di lucro, ma solo per passione mettono in piedi una cosa allucinante, per cui ringraziamenti anche a loro.
Ricordo 5 – nonostante sia stato tutto bellissimo, il secondo giorno ci sono stati 2-momenti-2 in cui mi sono detto “chi cazzo me l’ha fatto fare”: nel tragitto (mi pare) tra il check 7 e l’8, lunghissimo, non finiva mai ed eravamo quasi a secco, il terrore di rimanere a piedi nel nulla, in Francia; nell’ultima salita fino a 2000 metri, con il diluvio universale, il freddo, il buio, e la paura di cadere a ogni cazzo di curva … lì mi ha aiutato l’entusiasmo di Belli Capelli, per cui grazie anche a lui. Ma la ridente “Isola2000” rimarrà per sempre nella mia memoria.
Ricordo 6 – è stato il primo viaggio in moto in cui la sera non ho mai bevuto (dove per bevuto intendo andare oltre i 5 bicchieri di vino), ero talmente stanco da non avere la forza di ubriacarmi come usualmente faccio ai raduni.
Ricordo 7 – Perticone, la notte, in camera, non lo auguro a nessuno.
Ricordo 8 – è stata una tale scorpacciata di moto a tutto tondo che per un mese, non potendola usare, non ne ho sentito la mancanza.
Un saluto a tutti i Maleducati d’Italia e non.
Fine.
mauro696